
400 g di riso
• 150 g di carne trita di vitello
• 100 g di piselli
•passata di pomodoro
•3 uova
• 100 g mozzarella)
• sale
• pepe
• olio di semi
• 100 g di burro
• mezza cipolla
• 300 g di farina
• 300 g di pan grattato
Lessate il riso il giorno prima e scolatelo al dente. Mescolatelo con 3 uova. Soffriggere la cipolla tritata molto finemente,unite la carne trita, sfumate con pochissimo vino, sale, pepe. Aggiungere il passato di pomodoro e lasciare cuocere a fuoco basso. Lessate i piselli e saltateli in padella con il burro rimasto, appena il ragù sarà cotto unite i piselli e fate raffreddare. Passiamo alla preparazione degli arancini; prendete un po' dell'impasto fatto con il riso e fate una conchetta, versate un po' di ragù (ben ristretto), un dadino di mozzarella, coprite con altro riso, formate una palla (che è più semplice). Passate gli arancini in farina, poi nelle uova sbattute e salate, quindi nel pan grattato, ora nell'olio caldo. Buon appetito.
Montalbano e gli arancini di Adelina.
Da: "Gli arancini di Montalbano" di Andrea Camilleri.
"Gesù, gli arancini di Adelina! (...). Adelina ci metteva due jornate sane sane a pripararli. Ne sapeva, a memoria, la ricetta: Il giorno avanti si fa un aggrassato di vitellone e di maiale in parti uguali che deve còciri a foco lentissimo per ore e ore con cipolla, pummadoro, sedano, prezzemolo e basilico. Il giorno appresso si prìpara un risotto, quello che chiamano alla milanisa (senza zaffirano, pi carità!), lo si versa sopra a una tavola, ci si impastano le ova e lo si fa rifriddàre. Intanto si còcino i pisellini, si fa una besciamella, si riducono a pezzettini gna poco di fette di salame e si fa tutta una composta con la carne aggrassata, triturata a mano con la mezzaluna (nenti frullatore, pì carità di Dio!). Il suco della carne s'ammisca col risotto. A questo punto si piglia tanticchia di risotto, s'assistema nel palmo d'una mano fatta a conca, ci si mette dentro quanto un cucchiaio di composta e si copre con dell'altro riso a formare una bella palla. Ogni palla la si fa rotolare nella farina, poi si passa nel bianco d'ovo e nel pane grattato. Doppo, tutti gli arancini s'infilano in una padeddra d'oglio bollente e si fanno friggere fino a quando pigliano un colore d'oro vecchio. Si lasciano scolare sulla carta".
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